Re.Lig: Il Sestante presenta i risultati al Priamar

Sono stati presentati nel convegno del 30 maggio 2017 alla Sala Sibilla della Fortezza del Priamar i risultati del progetto Re.Lig., avviato nell’ottobre 2014 e finanziato dalla Compagnia di San Paolo e dalle Fondazioni “Agostino De Mari” e CaRiGe, che ha l’obiettivo di promuovere il partenariato tra soggetti del terzo settore e istituzioni per la prevenzione del disagio minorile anche nelle sue forme più esplicite, come la trasgressione penale, e il supporto ai ragazzi e alle ragazze già coinvolti in procedimenti penali.

Il progetto intende potenziare e integrare gli interventi già messi in campo dai competenti uffici del Ministero Giustizia, creando una rete territoriale di enti e organizzazioni che operino in modo da migliorare la ricaduta sul territorio delle azioni e dei singoli interventi.

Dall’avvio operativo del progetto (gennaio 2015) a fine maggio 2017 la Commissione Casi ha ricevuto 104 segnalazioni di ragazzi. Si tratta in prevalenza di italiani (il 71%). Gli stranieri, invece, provengono da Albania (7), Marocco (6), Romania, Tunisia e Ecuador (4), Gran Bretagna (2), Germania, Ucraina e Cina (1). La maggior parte dei ragazzi risiedono nel Savonese (il 39%). Al momento della segnalazione alla Commissione i ragazzi ancora minorenni sono il 62% (tot 64), il 38% (tot 40) è diventato maggiorenne nel periodo intercorrente tra il reato e la segnalazione. I ragazzi segnalati tra gennaio 2015 e maggio 2017 sono nati nel periodo compreso tra il 1994 e il 2005. Nel 64% i soggetti mostrano un comportamento positivo e collaborativo e solo il 22% di loro ha avuto un atteggiamento poco collaborativo o rancoroso nei confronti della disposizione del giudice.

A fine maggio 2017 i percorsi attivi sono 42 mentre 60 sono quelli conclusi nel periodo intercorrente tra l’avvio del progetto e oggi. In due situazioni alla segnalazione non è seguita la presa in carico da parte del progetto. Il 74% dei percorsi conclusi ha raggiunto gli obiettivi previsti, il 26% si è risolto senza il raggiungimento degli obiettivi previsti.

Le professionalità impiegate dai partner per la gestione del progetto sono diverse: assistente sociale, coordinatore servizi educativi, educatore, pedagogista, psicologo, avvocato, criminologo, operatore esperto della formazione professionale, regista-sceneggiatore.